Ipocrisia

Contorta, tortuosa si avvinghia su  me
 

come una viscida melma animata


Poi lentamente il mio corpo l’assorbe


per la pigrizia di non volerla scrollare


Subdola, infida comincia a tramare


crescendo pian piano sulla mia complessità


Ormai è dentro me, l’ho fatta entrare


ma che vuoi che sia un po’ d’ipocrisia?


Quindi sereno trascorro i miei giorni


con questo male che mi sembra bene


ma spesso sto male, e sento parlarmi


un  debole eco che risuona costante


E' la coscienza che viene a cercarmi


la mia stessa vita che vuole salvarsi


Ad allarmarmi che dentro c’è male


Che quella cosa non vuole fermarsi


ma sta crescendo e si sta complicando


che devo muovermi se non voglio perdermi


dietro a forme distorte del mio essere


      Cronos


Ho sempre vissuto, almeno fino al'età di 8 anni, in una specie di dimensione direi quasi di estrema naturalezza, spontaneità, che necessariamente è sinonimo di coerenza. Avete mai visto un bambino ipocrita? Al massimo, l'avrete visto bugiardo, oppure ruffiano, ma non certo ipocrita. Chiaramente l'ipocrisia è qualcosa di più complesso di ciò che può competere ad un bambino. L'ipocrisia è qualcosa che nasce nel momento stesso in cui il bambino non è più tale. Per me l'ipocrisia è uno dei peggiori mali, causa del degrado sociale di oggi, per cui una persona non sa se definirsi carne o pesce, spiazzando così gli altri e sopratutto se stessi, con conseguenze disastrose, tipo la sfiducia nel prossimo. Ma in assoluto i peggiori danni li commettono quelle persone che sono così contortamente ipocrite che non sanno nemmeno loro di esserlo, calpestando e devastando ogni cosa si trovi alla loro portata lungo il loro cammino. Apriamo gli occhi, questo è un male che si attorciglia e cresce sulla nostra complessità e per via della nostra avidità, di quello che crediamo sia un bisogno ma che in realtà è solo un vizio.
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